Avast vendeva i dati di navigazione degli utenti

Pubblicato il 03/02/2020 Fonte: HDBlog.it In: Software, Attualità


Avast ha deciso di chiudere Jumpshot, una sua sussidiaria che vendeva i dati personali degli utenti dell'antivirus agli inserzionisti interessati a profilarli. Il meccanismo è emerso negli scorsi giorni grazie a una inchiesta di Motherboard, anche se il sistema sembrava ragionevolmente trasparente - un messaggio al primo avvio chiede esplicito consenso agli utenti, precisando chiaramente che dati come siti visitati, link cliccati e prodotti acquistati saranno raccolti per essere venduti. Avast era in procinto di distribuire la richiesta di consenso anche a chi aveva l'antivirus installato da un po'.

Jumpshot era attiva dal 2015. Tra i clienti più conosciuti figurano Intel e Tripadvisor. La dirigenza di Avast dice di aver sempre agito nel pieno della legalità e di essere anche perfettamente in regola con il GDPR, ma era ormai troppo tardi per fermare l'effetto negativo provocato dall'articolo della testata americana.Il valore delle azioni era sceso di ben il 9% nel giro di qualche giorno. Si è quindi deciso che la soluzione migliore per non perdere la fiducia di utenti e investitori fosse la chiusura dell'iniziativa.

Proteggere le persone è la priorità numero uno di Avast e deve essere alla base di tutto ciò che facciamo come azienda e come prodotti. Tutto ciò che va contro questa priorità è inaccettabile.

Stando alle dichiarazioni ufficiali, Jumpshot non ha già più accesso ai dati di Avast, quindi la chiusura del servizio avverrà in tempi piuttosto brevi. La decisione dice l'amministratore delegato Ondrej Vicek, "avrà un impatto" su "centinaia di dipendenti": da notare che non si parla esplicitamente di licenziamenti. Alcuni, se non tutti, potrebbero essere trasferiti ad altri progetti della compagnia.


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